Una meravigliosa camminata medio-facile consentirà di raggiungere questo rifugio che, con il suo tetto rosso, giace come un rubino incastonato tra le guglie dolomitiche dei Cadini di Misurina, nelle Dolomiti bellunesi.
Avvicinamento:
Dopo Sappada, in direzione Auronzo, si prosegue fino a Misurina. Qui si imbocca la strada che porta al Rifugio Auronzo con le Tre Cime di Lavaredo: un grande cartello lungo la strada indica, sulla destra, il parcheggio (gratuito) dove inizia il sentiero CAI 115 che conduce al Rifugio Fonda-Savio.
Dislivello, tempo di percorrenza, punti di appoggio:
La camminata è lunga 3,5 km in totale (a/r) con un dislivello di 520 metri. Tempo di percorrenza in salita 1 ora e 45 minuti.
Quota di partenza 1806 m, quota di arrivo al rifugio 2357 m.
Punto di appoggio: il rifugio Fonda Savio che è sempre aperto in estate da metà giugno a fine settembre.
Camminata adatta a:
Camminata senza nessuna difficoltà tecnica, su un tratto di forestale e poi di sentiero. Adatta a bambini piccoli portati in zaino/marsupio e a bambini dai 6 anni in su.
No passeggini.
Stagione consigliata:
estate
Itinerario:
Lasciata la macchina nel parcheggio, ci si incammina sul CAI 115 che inizialmente è una comoda forestale che in meno di 15 minuti di salita modesta ci condurrà al Pian degli Spiriti (quota 1896 m), una verde radura dove termina la carrareccia per lasciare il posto al sentiero vero e proprio. Si supera il terreno paludoso grazie a dei ponticelli di legno e si inizia la salita che parte subito in maniera decisa nel bosco e sarà sempre abbastanza pendente. Subito scorgiamo il Monte Antorno e man mano che saliamo di quota il panorama si apre sempre di più: facilmente riconoscibile è il Monte Cristallo e il Cristallino e il Monte Piana.
Usciti dal bosco si percorre a mezza costa il sentiero che da sotto il Col dei Toci porterà alla forcella che ci farà entrare nel bellissimo vallone del maestoso Ciadin de Toci. Una volta arrivati a questo valico, la parte più faticosa dell’escursione è sicuramente alle spalle: il panorama ora è radicalmente cambiato, non più bosco di abeti e pini, ma bianche rocce e guglie tipicamente dolomitiche ci guardano e ci sovrastano con la loro imponenza e bellezza. Il Gruppo dei Cadini di Misurina è davvero uno spettacolo unico!
E proprio in fondo al Ciadin si vede far capolino la nostra meta, il Rifugio Fonda Savio: manca ancora un po’ di strada, ma poter già intravedere il punto di arrivo dell’escursione è senza dubbio un grande stimolo e farà sentire meno la fatica!
Dopo essere passati sotto alla teleferica su un tratto praticamente pianeggiante, si riprende a salire, ma in maniera abbastanza dolce portandoci a ridosso delle pareti rocciose: ora fa la sua comparsa anche l’inconfondibile e splendida Croda Rossa di Cortina e il paesaggio diventa sempre più lunare.
Ormai il traguardo è vicino, infatti, arrivati al Passo dei Toci, il rifugio è proprio sopra di noi. Mancano davvero pochi minuti, ma in quest’ultimo pezzetto bisogna fare attenzione perché si cammina sulla roccia con l’aiuto di un cordino metallico (no tratto esposto).
Eccoci così arrivati al Rifugio Fonda Savio (2357 metri) con i suoi scuretti blu e bianchi e il suo tetto rosso.
Il panorama da lassù è veramente spettacolare: il gruppo dei Cadini di Misurina, con le sue guglie e torri, lascia senza parole. Forse nemmeno le foto rendono veramente la bellezza del posto. Bisogna solamente essere lì!
Vale la pena salire qualche metro sopra al rifugio dove è issata la bandiera: da qui si possono ammirare, infatti, anche le Tre Cime di Lavaredo (dal versante bellunese) in parte nascoste dalla Torre di Wundt e godere di una vista impareggiabile su tutto il vallone sottostante.
Dopo il meritato riposo e un ottimo pranzetto nella bella terrazza del rifugio, è tempo di rientrare e scendiamo lungo lo stesso itinerario dell’andata.



















