Ci troviamo a Sesto al Reghena, al confine con il Veneto. Parcheggiata la macchina nei pressi dell’Abbazia, ha inizio il nostro itinerario. Subito dopo l’ingresso dalla Porta Sud, si svolta a sinistra (indicazione presente) e si procede fino a superare un ponticello sul fiume Reghena. Si giunge in breve ai prati Burovich, ampie estensioni prative separate da filari arborei. Seguendo le indicazioni, si giunge in prossimità del lago delle Premarine, esempio di cava senile. Dall’osservatorio si può ammirare il lago e la vegetazione circostante che ospita varie specie di uccelli e animali rari come la puzzola.Più o meno, proprio a metà del lago, scorre il confine tra Veneto e Friuli Venezia Giulia.
Dall’osservatorio si ritorna indietro sul percorso principale proseguendo lungo un sentiero ombreggiato da grandi querce: si tratta di un caratteristico ambiente di risorgiva che riconduce nuovamente al fiume Reghena giungendo sulla strada bianca che corre lungo l’argine. Svoltando a sinistra, si supera poi il ponte sulla strada asfaltata rientrando a Sesto e concludendo così l’anello.
Merita sicuramente una visita alla millenaria Abbazia di Santa Maria in Sylvis, fondata nella prima metà dell’ VIII secolo, importante patrimonio artistico della nostra regione.
Percorso di circa 3 km privo di dislivello della durata di un’ora circa, percorribile facilmente da tutti, anche con passeggino.
Anello Burovich
