Una bella escursione in Val Canale da percorrere sia d’ inverno con le ciaspole, sia nel periodo estivo che regalerà una magnifico panorama sulle montagne circostanti.
Avvicinamento:
Provenendo da Udine, si esce dall’ autostrada A23 a Malborghetto – Valbruna. Dal paese di Valbruna si imbocca la strada che porta in Val Saisera fino a raggiungere il limite del paese. In corrispondenza delle ultime abitazioni, poco dopo aver lasciato sulla sinistra l’ultimo bivio utile per entrare nel centro del paese, sulla destra appare chiaramente il segnavia CAI 607 per Malga Rauna e Cappella Zita (quota 821 m.).
Si può lasciare l’auto nell’area di sosta che si trova di fronte all’imbocco del sentiero.
Dislivello, tempo di percorrenza, punti di appoggio:
La camminata è lunga complessivamente circa 9 km (andata e ritorno) con un dislivello di 700 m. Tempo di percorrenza in salita 2 ore e mezza.
Non sono presenti punti di appoggio lungo il percorso (i più vicini si trovano a Valbruna).
Camminata adatta a:
La camminata non presenta difficoltà tecniche, tuttavia, per la lunghezza del percorso e soprattutto per il dislivello abbastanza importante, è consigliabile alle famiglie con bambini già grandicelli o comunque abituati a camminare a lungo.
Stagione consigliata:
Camminata adatta a tutte le stagioni.
N.B Se si vuole intraprenderla in inverno con la neve (come fatto da noi), si consiglia di attrezzarsi adeguatamente con ciaspole e/o ramponcini e di consultare sempre l’ ufficio turistico per sapere come sono le condizioni di innevamento del tracciato.
Itinerario:
Parcheggiata l ‘auto, si imbocca la carrareccia indicata dal segnavia CAI 607. Si inizia subito a camminare nel bosco di abeti e faggi lungo la pista che sale a tornanti con pendenza regolare. Tra gli alberi, si riesce a vedere qualche bello scorcio sulle case sottostanti di Valbruna che si allontanano sempre di più.
Più avanti, dopo aver superato un piccolo rio, la carrareccia esce allo scoperto attraversando una specie di conca situata alla base delle pareti rocciose del Monte Strechizza. Anche la visuale si apre e concede un bel colpo d’occhio sul Monte Lussari. A questo punto la strada piega decisamente a destra compiendo un lungo traverso portandosi su pendenze più agevoli : volendo, si può invece proseguire sul sentiero (sempre CAI 607, segnalazioni presenti) che taglia la carrareccia nel bosco con salita più ripida per poi ricongiungersi alla pista a quota 1300 m.
La strada inverte più volte la direzione assecondando i tornanti e il bosco si trasforma in una rada faggeta. Ormai la nostra meta è molto vicina : si risale l’ ultimo tratto tralasciando le indicazioni a destra per Valbruna e Sella Nebria fino ad arrivare sul ripiano panoramico di Malga Rauna (quota 1492m.) situata ai piedi del versante Nord dello Jof di Miezegnot.
All’interno della piccola costruzione di legno ci sono un tavolo, alcuni armadietti e due ripiani per dormire. Di recente, dietro alla originaria costruzione, se ne è aggiunta una seconda più grande e chiusa. All’esterno, sotto una tettoia, c’ è anche la possibilità di accendere il fuoco.
Noi abbiamo trovato la malga ancora sommersa da un manto di neve immacolata che l’ha resa ancor più suggestiva.
Dalla malga , proseguendo ancora una manciata di minuti lungo il CAI 607, si arriva alla Cappella Zita (quota 1515m.) che spicca solitaria in mezzo alla neve in posizione aperta e soleggiata. Sopravvissuta agli eventi bellici della Grande Guerra, la cappella era stata eretta nel 1917 dai fanti austriaci in onore dell’Imperatrice d’Austria.
Da quassù si può godere di un panorama eccezionale: il Monte Lussari, Cima del Cacciatore, l’ Osternig, il Monte Sagran, il Monte Cocco e l’Acomizza.
Si rientra lungo lo stesso itinerario dell’andata.










