Vicino alla più famosa Ape di Siusi in Alto Adige c’è un alpe più piccola ma decisamente a misura di bambino: l’alpe di Marinzen sopra Castelrotto. Qui tra giochi e animali la noia non esiste!
Avvicinamento: si raggiunge Castelrotto, graziosissimo paese ai piedi dell’Alpe di Siusi. Da qui si potrebbe prendere direttamente la seggiovia per raggiungere Marinzen. Ma ci sono anche molti sentieri che giungono lì e noi che amiamo camminare vi consigliamo ovviamente la salita a piedi. Per ridurre il dislivello si può salire in auto come abbiamo fatto noi fino alla frazione di san Valentin e prendere da qui il sentiero 4A che con 200 m di dislivello conduce alla meta in 40 minuti.
Camminata adatta a bambini che camminano anche piccoli, bambini nel marsupio. No passeggini (è un sentiero). Malga Marinzen è aperta da giugno a ottobre (consultare sito per maggiori
informazioni
Descrizione: raggiunta la frazione di San Valentin si incontrano diversi masi lungo la strada con il simbolo Gallo Rosso. In corrispondenza di uno di questi si incontra il cartello Marinzen 4A (ci sono anche altri sentieri più ripidi quindi accertarsi che sia4 A) e si inizia la salita mai impegnativa all’interno di un bel bosco che ogni tanto apre la visuale sul paese di Castelrotto e sulla sua vallata e che incrocia un paio di volte la seggiovia. Si giunge cosi con una piacevole camminata alla meta. La malga si trova a 1500 m ed è circondata da prati popolati di animali e di giochi. Il primo a conquistare l’attenzione sarà un veloce scivolo toboga che consente di accedere anche all’area giochi (altalene, scivoli sabbiere, mini parete d’arrampicata) dove ci sono anche diversi tavoli e panchine per sedersi e anche fare pic nic se non si vuole approfittare dei succulenti piatti della malga.E oltre ai giochi sono le caprette di tutte le tagli a farle da padrone. Abituate alla presenza umana non si fanno problemi a scorazzare sul prato e le più piccoline si fanno facilmente prendere in braccio. Intanto il massiccio dello Sciliar assiste maestoso ai divertimenti mentre si specchia nelle acque del vicino laghetto adibito a pesca sportiva. Il rientro avviene per il sentiero dell’andata