Una cima molto panoramica delle Alpi Carniche orientali che supera i 2000m. la cui dorsale allungata domina Paularo. Data la sua posizione strategica, svolse un ruolo di primaria importanza durante la Grande Guerra.
Avvicinamento:
Da Paularo si sale per 11km lungo la stretta rotabile che conduce al Passo di Cason di Lanza. Superato il ponte sul Chiarsò, si sale con una serie di tornanti in direzione di Casera Ramaz e successivamente Malga Meledis Bassa. Si passa anche per Malga Valbertat Bassa (Agriturismo Al Cippo) fino ad arrivare a Cason Di Lanza (quota 1552m.) dove c’è un ampio parcheggio. Si può arrivare al passo anche da Pontebba, ma attualmente sconsigliamo questa strada perché c’è un cantiere che rende più complicato l’accesso.
Dislivello, tempo di percorrenza, punti di appoggio:
La camminata è medio-impegnativa : lunghezza solo andata 3,5km, dislivello 620m. e tempo di percorrenza in salita 2 ore.
Parte del percorso si svolge su sentiero con tratti leggermente esposti che richiedono un po’ più di attenzione pur non essendo pericolosi.
Punto di appoggio: Cason di Lanza che offre servizio di agriturismo durante il periodo estivo (indicativamente da giugno a settembre).
Segnavia: CAI 442a / 442
Stagione consigliata:
Estate
Camminata adatta a:
Bambini piccoli portati in marsupi/zaini e bambini dai 6 anni in su con una buona esperienza di montagna.
No passeggini.
Itinerario:
Da Cason di Lanza si imbocca la stradina che si dirige verso la casermetta della Finanza e lì si trova il segnavia CAI 442a con le indicazioni per il Monte Zermula. Si inizia a salire in un bel bosco di conifere godendo già di qualche bello scorcio panoramico sulla Creta di Aip e lo Zuc della Guardia. Si oltrepassa un pianoro acquitrinoso risalendo con una larga ansa il pendio soprastante e lasciando sulla sinistra la deviazione che conduce alla ferrata dello Zuc della Guardia. Ancora qualche manciata di minuti e il sentiero raggiunge le vaste praterie della Forca di Lanza (1831m.), un magnifico balcone panoramico sui monti di Paularo, primi tra tutti il Monte Sernio e la Grauzaria. Se si è particolarmente fortunati, in questa zona si potranno sentire e vedere anche le marmotte!
Seguendo sempre i cartelli indicativi, a questo punto ci immettiamo sul segnavia CAI 442. Tra splendide fioriture di genziane e stelle alpine, raggiungiamo un ripiano solcato da resti di trincee che furono teatro di battaglie durante la Grande Guerra. Dopo poco la traccia si biforca: a sinistra proseguiamo per la via normale, lasciando sulla destra una traccia meno evidente che sale in direzione delle rocce. Questa seconda opzione permette di camminare in mezzo alle trincee che sono presenti sul crinale orientale del Monte Zermula.
Presa la via normale, procediamo con particolare attenzione lungo il sentiero che attraversa il versante meridionale del Monte Zermula affiancando ripidi pendii erbosi alternati a tratti rocciosi che regalano ampie vedute panoramiche sui monti Pizzul, Sernio, Grauzaria e tutta la valle di Paularo.
Dopo circa un’ora dalla Forca di Lanza si arriva in prossimità di un’ancona votiva alla Madonna che risale al 1916. Da qui si continua a salire sulla destra lungo il sentiero che sale a tornanti con pendenza molto marcata guadagnando, in una decina di minuti, la cima principale del Monte Zermula a quota 2143m. sormontata da una grande croce di vetta. La soddisfazione per essere arrivati fin quassù è tanta e il panorama che si può ammirare è davvero molto esteso: oltre ai già citati e inconfondibili Monte Sernio e Grauzaria, riconosciamo la maestosa Creta di Aip, il Monte Cavallo, lo Jof di Montasio, lo Zuc dal Bor e il Monte Tersadia.
Il ritorno avviene lungo lo stesso itinerario dell’andata.