Cima Monte Elmo e Parco Natura Olperl

Una facile e molto panoramica camminata sul Monte Elmo, la prima e più occidentale cima della catena delle Alpi Carniche che inizia a San Candido e si estende per oltre 100 chilometri a cavallo del confine con l’Austria. D´inverno, le pendici del Monte Elmo, ospitano il maggiore comprensorio sciistico dell´Alta Pusteria, collegato a Sesto e a Versciaco.

Avvicinamento:

Sesto è un piccolo paese dell’Alto Adige a circa 2 ore di auto da Udine. Superati Sappada e Santo Stefano, si giunge al Passo di Monte Croce Comelico e poco dopo a Sesto. La partenza per la funivia che sale al Monte Elmo si trova subito dopo il centro del paese.

Dislivello, tempo di percorrenza, punti di appoggio:

Dall’arrivo della funivia (quota 2050m.) alla cima del Monte Elmo (quota 2441m.) il dislivello è di circa 400m. La camminata è facile senza nessuna difficoltà tecnica: la distanza (solo andata) è di 2,7 km. Tempo di percorrenza: 1 ora e 15 minuti circa.

All’arrivo della funivia si trova subito il ristorante Monte Elmo con  una splendida terrazza panoramica ideale per rilassarsi e ammirare il magnifico panorama sulle Dolomiti di Sesto. Lungo l’itinerario per salire in cima si trova anche l’ Agriturismo Gallo Cedrone, un altro punto di ristoro perfetto per una pausa e un buon piatto tirolese.

Camminata adatta a:

Camminata adatta a tutte le famiglie con bambini che possono essere portati in marsupi/fasce o già camminanti (dai 4 anni in su). Percorso fattibile con passeggino da trekking solo parzialmente, lungo la mulattiera: l’ultimo tratto che conduce alla cima si sviluppa invece su sentiero con pendenza abbastanza ripida.

Stagione consigliata:

Estate

Itinerario:

Dall’arrivo della funivia, dove si trova il Ristorante/Rifugio Monte Elmo, si imbocca la strada sterrata n.4 che attraversa in leggera salita verso est un ampio pendio boscoso e che in meno di mezz’ora porta al Rifugio Gallo Cedrone, a quota 2150 m, in bella posizione panoramica sulla valle e le Dolomiti di Sesto. Già da qui la nostra meta risulta ben visibile! Si continua ancora verso est per la strada fino ad un panoramico slargo, con alcune tabelle indicative. A sinistra si imbocca il sentiero n. 4 che sale a stretti tornanti, contenuti da corrimani di legno, lungo l’erto costone di erba e roccette fino a raggiungere la vetta, con il rifugio che oggi è diroccato: dopo la Grande Guerra, divenuto preda bellica, il fabbricato fu acquisito dal Demanio italiano e utilizzato fino agli anni ’70 come punto d’appoggio per la sorveglianza del confine. Accanto al fabbricato si trova una croce con il Cristo Vivo (Lebender Christus) portata in vetta nel 1958, poco dopo la firma da parte dell´Italia degli accordi per l´Europa unita, da 53 giovani di sette Paesi in  collaborazione con la Guardia Confinaria.

Il panorama che si apre da quassù è meraviglioso e si estende a 360°:  da un versante lo spettacolo delle Dolomiti, dal Popera alla Croda dei Toni, la Croda Rossa di Sesto, le Tre Cime di Lavaredo e il Paterno, la Punta dei Tre Scarperi, la Croda dei Rondoi e dall’altro  i monti dell’Osttirol e della Carinzia.

Per la discesa si può ripercorrere la stessa strada dell’andata oppure, come abbiamo fatto noi (e lo consigliamo), si può imboccare il sentiero Hüttensteig (n. 20) che percorre la cresta opposta a quella di salita. Dai ruderi sotto la vetta si scende  lungo un ripido pendio, facendo attenzione a qualche roccia instabile, fino all’ampia dorsale prativa sottostante. La si percorre per un sentiero poco marcato, dirigendosi verso l’arrivo di una seggiovia che sale da Versciaco e passando vicino al Rifugio Gallo Cedrone. E’ possibile anche scendere direttamente a quest´ultimo, oppure seguire più avanti una staccionata fino alla strada dell´andata, o infine continuare per l’Hüttensteig fino al piazzale della stazione  della funivia.

 NB. Di fronte all’arrivo della funivia, tappa obbligata per le famiglie con bambini, è senza dubbio il Parco natura Olperl.

Si tratta di un bellissimo percorso ad anello da fare a piedi nudi (Barefoot Trail) lungo 1,5 km della durata di circa 1 ora (dislivello 80 m.). L’ itinerario –gratuito- è percorribile anche con passeggini e permette di scoprire -attraverso 10 punti tematici- il mondo alpino dell’ Olperl e dei suoi migliori amici, gli animali. Ma chi sono questi Olperls?? Si narra che a Sesto esisteva una creatura misteriosa che tutti chiamavano Olperl. Non era un uomo né una bestia e aveva grandi occhi sporgenti: di giorno restava nascosto nel punto più profondo del bosco e all’imbrunire si trasformava in un folletto dispettoso che si divertiva a spaventare contadini e viandanti con fischi acuti.  Tutti gli animali del bosco erano suoi amici e insieme giocavano e si arrampicavano sugli alberi. Si narra che ancora oggi, di notte, l’Olperl si aggiri per le montagne di Sesto e continui a fare dispetti alla gente.

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