Da Paularo si sale lungo la rotabile che conduce al Passo di Cason di Lanza. Superato il ponte sul Chiarsò, si sale con una serie di tornanti in direzione di Casera Ramaz. Il punto di partenza della camminata si trova a sinistra, un po’ prima di arrivare alla casera, dove inizia la pista forestale (1060m.). Presente una grande tabella con indicazioni per il Rifugio Fabiani. Segnavia CAI 454.
La camminata, che in circa 1 ora e 40 (a passo di bambini) ci ha portati al rifugio, è mediamente impegnativa: il dislivello è infatti di 480m. e tutto il percorso si sviluppa prevalentemente lungo l’ampia pista forestale che sale a tornanti nel bosco in maniera regolare e senza nessuna difficoltà. Splendide fioriture hanno rallegrato la nostra salita facendoci scoprire fiori di montagna caratteristici di questo periodo. Dopo un lungo falsopiano si esce presso il pascolo di Casera Lodin (1443m.) e successivamente, dopo una manciata di minuti, si arriva al bivio per il Rifugio Fabiani. A questo punto si abbandona la pista forestale per seguire un sentiero vero e proprio che, oltrepassato un ponticello in legno, conduce in breve ad un’ampia radura molto umida e ricca di fiori variopinti fino a stagione inoltrata. Qui il panorama inizia ad aprirsi sulle montagne circostanti: la Cuestalta, il monte Lodin e verso valle lo Zermula. Il sentiero procede verso un romiceto che rappresenta la base del pascolo della ex Casera di Pecol di Chiaula. Si intravede già il Rifugio Fabiani, infatti mancano solo pochi metri e si entra nel recinto che contorna il rufugio (1539m.). La pratica della monticazione ha qui radici molto antiche, ma dopo l’incendio del 1995 l’originaria casera è stata trasformata nel bellissimo edificio attuale in legno e pietra con funzioni di rifugio. E’ infatti sempre aperto da giugno a settembre, si presenta molto curato e accogliente sia all’interno sia all’esterno e offre la possibilità di pernottamento e degli squisiti piatti caldi tipici della cucina tradizionale della Carnia.
Il rientro si svolge lungo lo stesso percorso dell’andata.