Il parco del Beato Bertrando, alle porte di Udine, è un’area protetta che si estende su circa 230 ettari e include terreni coltivati, prati, boschi, splendidi filari di gelso con la cornice, sullo sfondo, delle Prealpi.
Gli accessi per accedere al parco sono diversi, noi siamo entrati da Bonavilla (Passons). All’interno del parco ci sono vari percorsi utilizzabili da mezzi agricoli e percorribili sia a piedi, sia in bicicletta, sia con il passeggino (il fondo è sterrato, quindi meglio passeggino da trekking).
Lungo le stradine ci sono spesso cartelli con la piantina del luogo e varie informazioni interessanti sulla caratteristica flora e fauna della zona. In particolare in primavera i prati raggiungono la massima fioritura e in autunno le farnie e altre specie vegetali si tingono di splendidi colori.
All’interno del parco si trova il Biotopo dei prati della piana di Bertrando, circa 30 ettari di prati stabili di cui una parte sono originari, cioè derivano dal disboscamento operato in epoca romana e mai coltivati. I prati sono stati nel tempo mantenuti per l’allevamento del bestiame e la pratica di tecniche agricole nel rispetto dell’ambiente.
Questi prati sono un vero e proprio scrigno di biodiversità dove gli appassionati potranno individuare oltre 70 specie erbacee diverse.
Qui scorre anche il Lavia, corso d’ acqua che nasce a Nord di Martignacco e si perde nel terreno a Sud di Pasian di Prato. Sulle sue sponde naturali sono visibili ancora tratti di muretti a secco e diverse specie arboree. Ci sono, infine, anche parecchie specie di uccelli sia stanziali che di passaggio.
Il nome di parco deriva dalla tradizione popolare secondo cui, proprio in questo luogo, sarebbe morto il Patriarca di Aquileia, Bertrando di San Genesio nel 1350.








