Camminata in cresta al Monte Sabotino che sorge lungo la linea di confine tra Italia e Slovenia, con la parete nord a strapiombo sull’Isonzo, dominante la città di Gorizia, il Collio e parte della valle dell’Isonzo. Per la sua posizione strategica, durante la Grande Guerra, fu luogo di aspri combattimenti e le varie trincee, gallerie e postazioni ne sono testimonianza. Superato Vencò, seguire le indicazioni per Dobrovo e poi per Pleve. Dopo circa 700m, sulla destra, si trovano le indicazioni per il monte Sabotino (Sabotin): percorrendo una strada asfaltata per circa 4 km si arriva ad un ampio parcheggio. Ci troviamo al rifugio sloveno Planiska koka na Sabotinu a quota 583 m. (aperto tutto l’anno) , punto di partenza per vari itinerari. Noi abbiamo scelto di salire sulla cresta del monte, lungo un sentierino (poti miru_ sentiero della pace) immerso nella vegetazione carsica che prosegue successivamente lungo la dorsale rocciosa seguendo i numerosi cippi bianchi di confine. Il panorama è meraviglioso: a Nord il monte San Gabriele, il monte Santo, il monte Nero fino al gruppo del Canin. A Sud si può ammirare la pianura isontina, il mare Adriatico, Gorizia , il Collio. La vetta del monte Sabotino si trova a quota 609 m. , quindi il dislivello dal rifugio è davvero minimo. Da qui abbiamo proseguito lungo il sentiero che scende fino ad arrivare agli splendidi resti della chiesa di San Valentino (quota 538 m.) costruita tra il 1500 e il 1700. Da qui siamo poi rientrati al rifugio di partenza lungo lo stesso sentiero. La camminata in sé è breve e con poco dislivello, ma ci sentiamo di consigliarla a chi ha già un po’ di esperienza per la presenza di alcuni tratti esposti lungo la cresta del monte. No passeggini.
Sabotino
